giovedì 27 dicembre 2012
INTERVALLO
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lunedì 24 dicembre 2012
MERRY CHRISTMAS!!
venerdì 21 dicembre 2012
1993's
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giovedì 20 dicembre 2012
"Onestà di bocca assai vale e poco costa"
Nel
1999 il governo D'Alema ricordava ai cittadini romani che non intendeva
assolutamente lasciarsi sfuggire questi 1000 miliardi in ballo per una
Metro C ancora non attiva alla fine del 2012. Peccato che nel 2002 il passaggio dalla lira all'euro gli abbia dimezzato i conti in tasca.
mercoledì 19 dicembre 2012
domenica 16 dicembre 2012
Ingresso Libero - Free Entry
Orario di visita:
05.30 - 23.30 Dom. - Gio.
05.30 - 01.30 Ven. - Sab.
Visiting hours:
05.30 - 23.30 Sun. - Thu.
05.30 - 01.30 Fri. - Sat.
05.30 - 23.30 Dom. - Gio.
05.30 - 01.30 Ven. - Sab.
Visiting hours:
05.30 - 23.30 Sun. - Thu.
05.30 - 01.30 Fri. - Sat.
Daily Museum, Ponte Nenni, 2003. |
giovedì 13 dicembre 2012
lunedì 10 dicembre 2012
giovedì 6 dicembre 2012
mercoledì 5 dicembre 2012
1994's
I primi stranieri ad approdare nella capitale per lasciare il segno sui treni della metropolitana furono probabilmente i tedeschi, Heat, Lask, Soir da Berlino, il famigerato Chintz, Rio da Dortmund, Milk da Monaco, e Fume da Dusseldorf nel 1994, influenzando notevolmente la scena romana, all'epoca ancora giovane.
The first foreigners to land in the capital city to leave their mark on the subway trains were probably the Germans: Heat, Lask, Soir from Berlin, the infamous Chintz and Rio from Dortmund, Milk from Munich, and Fume from Dusseldorf in 1994, greatly influencing the Roman scene that at the time was still very young.
The first foreigners to land in the capital city to leave their mark on the subway trains were probably the Germans: Heat, Lask, Soir from Berlin, the infamous Chintz and Rio from Dortmund, Milk from Munich, and Fume from Dusseldorf in 1994, greatly influencing the Roman scene that at the time was still very young.
Lask e Heat SR lasciano un end to end sulla fiancata del vagone MB039. Linea B, 1994. Lask and Heat SR leave an end to end on the side of car MB039. B-line, 1994. |
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domenica 2 dicembre 2012
15 ANNI DOPO
Soleil e Honet SDK da Parigi insieme a Tyson TRV MT2 sul vagone MB.036 dipinto nel 1996 (pre-buff 1992-2001). Nel Post-buff lo stesso vagone dipinto da Blak NSA CLSK e Runa THE nel 2011. Notare sotto al vagone il tag Opak bianco che è sopravvissuto alla pulizia di inizio millennio!
Soleil and Honet SDK from Paris together with Tyson TRV MT2 painted on car MB.036 in 1996 (pre-buff 1992-2001). In the post-buff the same car painted by Blak NSA CLSK and Runa THE in 2011. Under the car you can notice a white Opak tag still visible that has survived the buff at the beginning of the millennium!
Soleil and Honet SDK from Paris together with Tyson TRV MT2 painted on car MB.036 in 1996 (pre-buff 1992-2001). In the post-buff the same car painted by Blak NSA CLSK and Runa THE in 2011. Under the car you can notice a white Opak tag still visible that has survived the buff at the beginning of the millennium!
sabato 1 dicembre 2012
LETTERE
Testo della traccia "Lettere" dall' album "Qualità Premio", 2006.
Yess:
Per me il writing ha rappresentato un sacco di cose nella mia vita...me sò imparato a rispettà il lavoro della gente...oppure, cioè, aver avuto rapporto con delle persone speciali poi tra virgolette no? ...cioè stè emozioni le possono capì soltanto chi lo fa, chi lo fa veramente come te...chi lo fa pure con dù fondini, chi lo fa pure con un pennarello, chi lo fa pure senza niente, e và a cercà un sasso, qualcosa...pe' lascià qualcosa nella vita sua, poi, no?...ognuno c'ha 'a mentalità sua...che è una cosa potente...poi, non lo so, poi sogni... ti fa sognà 'na cifra...ti fa sognà 'na cifra il writing...
Gufo Supremo 73:
Elementi formanti parole,
Elementi formanti parole,
costruzione del nome, in funzione di quello che sono,
espressione di nessuna missione,
lettere, una parola sola: stile,
esecuzione, movimento, tratto sporco, righe,
arma come punizione contro, byting clonazione,
nella yard pressione, un solo amico, il mio nome,
quel vagone sarà il mio vagone,
il gusto di vederlo al giro fra le persone c'è,
eccome se c'è, bello, inutile darti spiegazione,
nuvole come bolle di sapone, nomi all'interno del nome,
vetri buffati da un liquido infame,
dal wild al flop, una linea,
l'ingegno è un segno scandito in movimento da una mano clandestina,
sta scritto in linea,
top secret su yard e capolinea, inchiostri e posti da rapina,
skillz nelle mani 'na città si inchina poi,
caccia all'uomo si scatena!
E' imperico! Come un vagone Gast Gor in metro!
Storia come Stand in metro!
Sul vetro è pietra, lascia un solco a vita!
Su di me nessuna riga!
E' imperico! Come un vagone Gast Gor in metro!
Storia come Stand in metro!
Sul vetro è pietra, lascia un solco a vita!
Su di me nessuna riga!
Ok! Joe, Tuff, Nico, One, Yess, Jon, Sugo, Crash, Game, Kemh, Syla, Snoy, Pim!
Yess:
Un posto è tosto, eh, quanno ce vai...più ce vai più te senti padrone de te stesso, conosci l' orari, conosci i giri dìì sbiri, capito? sai quanto ce puoi stà...però quando entri là dentro e vedi proprio i treni che dormono e stanno là pe' te, capito?... è er materiale... dove a te te piace dipingece sopra, capito?...e quando t'avvicini ar treno senti proprio i rumori, gli scricchiolii, e te stai là e te la puoi comandà ...toò scegli te capito? ...dipingi ar buio, conosci talmente bene 'e lettere tue, che dipingi pure ar buio senza luce.. e 'o fai tutti i giorni perchè è come 'na droga...te manna a rota come 'na droga, capito che te vojo dì?...'o fai tutti i giorni perchè è come 'na droga...te manna a rota come 'na droga, capito che te vojo dì?
Un posto è tosto, eh, quanno ce vai...più ce vai più te senti padrone de te stesso, conosci l' orari, conosci i giri dìì sbiri, capito? sai quanto ce puoi stà...però quando entri là dentro e vedi proprio i treni che dormono e stanno là pe' te, capito?... è er materiale... dove a te te piace dipingece sopra, capito?...e quando t'avvicini ar treno senti proprio i rumori, gli scricchiolii, e te stai là e te la puoi comandà ...toò scegli te capito? ...dipingi ar buio, conosci talmente bene 'e lettere tue, che dipingi pure ar buio senza luce.. e 'o fai tutti i giorni perchè è come 'na droga...te manna a rota come 'na droga, capito che te vojo dì?...'o fai tutti i giorni perchè è come 'na droga...te manna a rota come 'na droga, capito che te vojo dì?
Gufo Savage Boys-Rome Zoo con i vetri buffati da un liquido infame, linea Nord,1999. |
Yess TUW compone le lettere del suo nome nel buio di un tunnel della metro A per rivederle alla luce del sole sul Ponte Nenni, 2001. |
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lunedì 26 novembre 2012
Roma 1995-1996
Dal video Parigino "Dirty Handz 3" un sacco di riprese di treni della linea B e del Lido che girano a cavallo fra il 1995 ed il 1996, il periodo d'oro della subway Romana. Ammazza che nostalgia!
From the Paris video "Dirty Handz 3" a whole lot of footage of B-line and Lido-line trains running between 1995 and 1996, the golden age of the Roman subway. Makes me nostalgic!
From the Paris video "Dirty Handz 3" a whole lot of footage of B-line and Lido-line trains running between 1995 and 1996, the golden age of the Roman subway. Makes me nostalgic!
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mercoledì 21 novembre 2012
C'era una volta nel Far West
Pre-pulizia della linea B (1992-2001)
Wam RCB di Berlino sulla vettura MB075 nel Luglio 1996, sparsi per il vagone notiamo dei tag Fume MSN di Dusseldorf, Milk TFP di Monaco, Rio di Dortmund, One ZTK, Panda MDF, e un throwup HE di Heko ETC risalenti all' anno precedente. Lo strato dopo presenta un wholecar Zoleil (Opak SDK) di Parigi ad Ottobre del 1996. Dopo vari strati nella cronologia arriva l'anno 2001 ed un wholecar Ver NSA.
Pre-buff of the B-line (1992-2001)
Wam RCB from Berlin on car MB075 in July 1996. Spread around the you can notice tags by Fume MSN from Dusseldorf, Milk TFP from Munich, Rio from Dortmund, One ZTK, Panda MDF, and an HE throwup by Heko ETC dating from 1995. The next layer is a Zoleil wholecar by Opak SDK from Paris in October 1996. Numerous layers after, Ver NSA drops a silver wholecar in 2001.
Post-pulizia linea B (2002-2012)
Sempre sul vagone MB075, throwup JN di fine 2003 crossati da un throwup rosso Des NSA nel 2004. Lo strato successivo è un end to end Poison NCL e Tonys 23REC dipinti nel 2007. Il Tonys ancora gira nel 2012 gravemente danneggiato dagli acidi per pulire i vetri.
Post-buff of the B-line (2002-2012)
Always on car MB075, JN throwups from late 2003 crossed by a red Des NSA throwup in 2004. The next layer is a Poison NCL and Tonys 23REC end to end painted in 2007. The Tonys is still running in 2012 seriously damaged by acids used to clean the windows.
Wam RCB di Berlino sulla vettura MB075 nel Luglio 1996, sparsi per il vagone notiamo dei tag Fume MSN di Dusseldorf, Milk TFP di Monaco, Rio di Dortmund, One ZTK, Panda MDF, e un throwup HE di Heko ETC risalenti all' anno precedente. Lo strato dopo presenta un wholecar Zoleil (Opak SDK) di Parigi ad Ottobre del 1996. Dopo vari strati nella cronologia arriva l'anno 2001 ed un wholecar Ver NSA.
Pre-buff of the B-line (1992-2001)
Wam RCB from Berlin on car MB075 in July 1996. Spread around the you can notice tags by Fume MSN from Dusseldorf, Milk TFP from Munich, Rio from Dortmund, One ZTK, Panda MDF, and an HE throwup by Heko ETC dating from 1995. The next layer is a Zoleil wholecar by Opak SDK from Paris in October 1996. Numerous layers after, Ver NSA drops a silver wholecar in 2001.
1996-2001 |
Post-pulizia linea B (2002-2012)
Sempre sul vagone MB075, throwup JN di fine 2003 crossati da un throwup rosso Des NSA nel 2004. Lo strato successivo è un end to end Poison NCL e Tonys 23REC dipinti nel 2007. Il Tonys ancora gira nel 2012 gravemente danneggiato dagli acidi per pulire i vetri.
Post-buff of the B-line (2002-2012)
Always on car MB075, JN throwups from late 2003 crossed by a red Des NSA throwup in 2004. The next layer is a Poison NCL and Tonys 23REC end to end painted in 2007. The Tonys is still running in 2012 seriously damaged by acids used to clean the windows.
2003-2012 |
lunedì 19 novembre 2012
Bat-Metro
Il supereroe Genews si intrufola nei sotterranei per combattere le anime malvagie e ridare così alla città una dimensione più umana. Linea A, 2000.
Genews the superhero sneaks into the underground to fight evil souls and restore the city to a more human dimension. A-line, 2000.
Genews the superhero sneaks into the underground to fight evil souls and restore the city to a more human dimension. A-line, 2000.
Arancioni Meccanici - Clockwork Orange (Asme PAC)
I treni arancioni, sebbene non facciano parte del sistema della metropolitana di Roma, sono stati oggetto delle attenzioni della scena writing romana.
Si tratta di treni che giravano parecchio nelle immediate vicinanze della città, erano linee metropolitane, un pò come la rete RER di Parigi. C'era la "FM1" che collegava l'aeroporto di Fiumicino a Fara Sabina, attraversando tutta la città: da Roma Nomentano, alla Tuscolana, Ostiense, Trastevere, Magliana...
Alcuni arancioni andavano a finire anche a Civitavecchia e altrove ancora.
Il primo end to end che ho visto sugli arancioni era degli NSB più alcuni ospiti francesi. Un end to end argentone spettacolare Washe, Manjar, Hoctes, Legz.
All'epoca, nel '95, non c'erano mai pezzi sugli arancioni perchè non c'era un deposito vero e proprio dove dipingerli. L'end to end degli NSB era un pò un'eccezione che dimostrava come qualsiasi supporto su rotaia poteva essere dipinto se si beccava lo spot e il momento giusto.
Grazie alle ricerche del Mencio, riuscimmo a scovare un layup perfetto, alla stazione di Velletri.
Durante l'inverno, appena le giornate erano buie si potevano dipingere fino a due treni diversi, bastava aspettare che partisse il primo e che arrivasse il secondo, nel tardo pomeriggio, senza neanche fare le ore piccole. Il treno veniva lasciato lì una mezz'oretta.
Ci recavamo a Velletri col treno che avremmo dipinto. Eravamo i pendolari del writing. Durante il tragitto, oltre a taggare gli interni dappertutto, ognuno di noi sceglieva quale parte di vagone dipingere, la spartizione del vagone dava spazio a lunghi negoziati.
Mi ricordo che bisognava fare il giro della stazione e scalare un ripido montarozzo pieno di rovi, sassi, terra e frasche in cima al quale si trovava il treno. C'era sempre un'umiditá bestiale e il cane di un pecoraro che abbaiava in sottofondo.
Finiti i pezzi ci andavamo a mangiare una pizza al taglio o un supplì per rifocillarci, e poi riprendere il nostro treno per tornarcene a Roma. Una volta perdemmo l'ultimo treno delle 21 e con Snoy e Sila dovemmo prendere la corriera da Velletri ad Anagnina. Un'altra volta, per via di uno sciopero dei macchinisti, il treno venne portato via mentre lo stavamo dipingendo e fummo costretti a sospendere le operazioni. Ogni uscita era una storia a sè. Fu così che tra il '96 e il '97, gli arancioni iniziarono ad essere bombati.
Altri writers e crew ci chiesero di portarli a dipingere gli arancioni, ma nella nostra crew ci eravamo messi d'accordo per non divulgare dove venivano dipinti i treni. Era un consiglio che ci aveva dato il Trota. Lo scopo era di mantenere un monopolio sui treni arancioni, che sarebbero stati solo nostri: che stronzi che eravamo!
Ci fù un periodo che una marca di caffè, la Kimbo, appiccicò su tutti i vagoni una pubblicità adesiva che copriva i nostri pezzi. Col tempo variavamo i posti dove dipingere per non bruciare Velletri. Furono spot meno felici e usati con minor regolarità: Ladispoli, Orte...
Una volta con Gast andammo a Fara Sabina di giorno per provare a farci un arancione lì, ma dovemmo allontanarci a metà dell'opera davanti ad un "Aò! A regazzì! Che-staffà!". Un'altra volta a Ciampino sempre con Gast, arrivò in banchina una vecchietta che ci sgridò. Noi non ci siamo fermati rispondendo alla vecchietta che se non era contenta poteva chiamare le guardie.
A differenza della metro, gli arancioni non hanno mai dato luogo nè a sparatorie, nè a ferimenti: sapevamo che le FS non potevano mettere una guardia in banchina a tutte le stazioni.
Poi quando si iniziò a dipingere a Ciampino, gli arancioni divennero accessibili anche agli altri writer.
Asme PAC
English:
Clockwork Orange
The orange trains, even though they are not part of the Roman subway system, were object of attention by the Roman writing scene.
They are trains that ran a lot in the immediate vicinity of the city, the were sort of like metropolitan lines, pretty much like the RER lines of Paris. There was the "FM1" that connected the Fiumicino airport to Fara Sabina, crossing the whole city: from Roma Nomentano, to Tuscolana, Ostiense, Trastevere, Magliana...
Some orange trains ended up in Civitavecchia and other places.
The first end to end I saw running on the orange trains was by the NSB crew and some French guests. A spectacular silver end to end by Washe, Manjar, Hoctes, Legz.
At the time, in 1995, there were no pieces on the orange trains because there was no real depot where to paint them. The NSB end to end was an exception that demonstrated how any medium on tracks could be painted if you found the right spot and the right time.
Thanks to Mencio's explorations, we were able to find a perfect layup at the Velletri station.
During the winter, as soon as the days turned darker, it was possible to paint up to two different trains. All you had to do was wait for the first train to leave and for the second to arrive. All during the late afternoon, there was no need to wait till late at night. The train stood there a good half-hour.
We went to Velletri on the train we would have painted. We were the graffiti-commuters. On the way, apart from tagging the insides everywhere, each of us chose which part of the car to paint. The division of the space on the carriage gave way to long negotiations.
I remember we had to walk around the station and climb a steep slope full of bushes, rocks, and dirt, on top of which was our train. It was always damn humid, and a sheep dog that constantly barked in the background.
Once finished painting we went to get some pizza or supplì to refresh ourselves and then take our train back to Rome. One time we lost the last train at 21 hours and together with Snoy and Sila we had to take the coach from Velletri to Anagnina. Another time, because of a train-driver strike, the train drove off while we were painting and had to suspend all operations. Every outing was a story unto itself. That is how, between '96 and '97, the orange trains started getting bombed.
Other writers started asking us to bring them with us to paint the orange trains, but among our crew we had all agreed to not divulge where we painted those trains. It was a suggestion Trota had given us. The purpose was to maintain a monopoly on the orange trains that would have remained only ours: what ass-holes we were!
Si tratta di treni che giravano parecchio nelle immediate vicinanze della città, erano linee metropolitane, un pò come la rete RER di Parigi. C'era la "FM1" che collegava l'aeroporto di Fiumicino a Fara Sabina, attraversando tutta la città: da Roma Nomentano, alla Tuscolana, Ostiense, Trastevere, Magliana...
Alcuni arancioni andavano a finire anche a Civitavecchia e altrove ancora.
Mappa delle linee urbane ed extra-urbane. |
Il primo end to end che ho visto sugli arancioni era degli NSB più alcuni ospiti francesi. Un end to end argentone spettacolare Washe, Manjar, Hoctes, Legz.
End to end dei romani Washe e Manjar NSB, e Hoctes e Legs da Parigi. Stazione Ostiense, 1995. |
All'epoca, nel '95, non c'erano mai pezzi sugli arancioni perchè non c'era un deposito vero e proprio dove dipingerli. L'end to end degli NSB era un pò un'eccezione che dimostrava come qualsiasi supporto su rotaia poteva essere dipinto se si beccava lo spot e il momento giusto.
Grazie alle ricerche del Mencio, riuscimmo a scovare un layup perfetto, alla stazione di Velletri.
Durante l'inverno, appena le giornate erano buie si potevano dipingere fino a due treni diversi, bastava aspettare che partisse il primo e che arrivasse il secondo, nel tardo pomeriggio, senza neanche fare le ore piccole. Il treno veniva lasciato lì una mezz'oretta.
Ci recavamo a Velletri col treno che avremmo dipinto. Eravamo i pendolari del writing. Durante il tragitto, oltre a taggare gli interni dappertutto, ognuno di noi sceglieva quale parte di vagone dipingere, la spartizione del vagone dava spazio a lunghi negoziati.
Mi ricordo che bisognava fare il giro della stazione e scalare un ripido montarozzo pieno di rovi, sassi, terra e frasche in cima al quale si trovava il treno. C'era sempre un'umiditá bestiale e il cane di un pecoraro che abbaiava in sottofondo.
Clone PAC, 1996. |
Rase PAC, 1996. |
Finiti i pezzi ci andavamo a mangiare una pizza al taglio o un supplì per rifocillarci, e poi riprendere il nostro treno per tornarcene a Roma. Una volta perdemmo l'ultimo treno delle 21 e con Snoy e Sila dovemmo prendere la corriera da Velletri ad Anagnina. Un'altra volta, per via di uno sciopero dei macchinisti, il treno venne portato via mentre lo stavamo dipingendo e fummo costretti a sospendere le operazioni. Ogni uscita era una storia a sè. Fu così che tra il '96 e il '97, gli arancioni iniziarono ad essere bombati.
Asme e Syla PAC, 1998. |
Mencio PAC, 1998. |
Altri writers e crew ci chiesero di portarli a dipingere gli arancioni, ma nella nostra crew ci eravamo messi d'accordo per non divulgare dove venivano dipinti i treni. Era un consiglio che ci aveva dato il Trota. Lo scopo era di mantenere un monopolio sui treni arancioni, che sarebbero stati solo nostri: che stronzi che eravamo!
"PAC Orange Masters", 1997. |
Ci fù un periodo che una marca di caffè, la Kimbo, appiccicò su tutti i vagoni una pubblicità adesiva che copriva i nostri pezzi. Col tempo variavamo i posti dove dipingere per non bruciare Velletri. Furono spot meno felici e usati con minor regolarità: Ladispoli, Orte...
Pubblicità Kimbo con tag e throwup di Gast ZTK. Le lettere adesive che componevano la scritta Kimbo sono state staccate e riattaccate per comporre il nome della crew "THE". Stazione Termini, 1999. |
Una volta con Gast andammo a Fara Sabina di giorno per provare a farci un arancione lì, ma dovemmo allontanarci a metà dell'opera davanti ad un "Aò! A regazzì! Che-staffà!". Un'altra volta a Ciampino sempre con Gast, arrivò in banchina una vecchietta che ci sgridò. Noi non ci siamo fermati rispondendo alla vecchietta che se non era contenta poteva chiamare le guardie.
A differenza della metro, gli arancioni non hanno mai dato luogo nè a sparatorie, nè a ferimenti: sapevamo che le FS non potevano mettere una guardia in banchina a tutte le stazioni.
Poi quando si iniziò a dipingere a Ciampino, gli arancioni divennero accessibili anche agli altri writer.
Asme PAC
Dome CB, 1999. |
Throwup Nic TRV, Nue, e tag Gast ZTK, Asme PAC, Syla PAC, Deb MT2. 1998. |
Dest TUW AFP (R.I.P.), 1998. |
Faina CB, Rye, Iems QRP RZ, Yes TUW, Jame PJ, 1999. |
English:
Clockwork Orange
The orange trains, even though they are not part of the Roman subway system, were object of attention by the Roman writing scene.
They are trains that ran a lot in the immediate vicinity of the city, the were sort of like metropolitan lines, pretty much like the RER lines of Paris. There was the "FM1" that connected the Fiumicino airport to Fara Sabina, crossing the whole city: from Roma Nomentano, to Tuscolana, Ostiense, Trastevere, Magliana...
Some orange trains ended up in Civitavecchia and other places.
Map of the Roman train lines. |
The first end to end I saw running on the orange trains was by the NSB crew and some French guests. A spectacular silver end to end by Washe, Manjar, Hoctes, Legz.
End to end by the Romans Washe and Manjar NSB, and Hoctes and Legs from Paris. Ostiense station, 1995. |
At the time, in 1995, there were no pieces on the orange trains because there was no real depot where to paint them. The NSB end to end was an exception that demonstrated how any medium on tracks could be painted if you found the right spot and the right time.
Thanks to Mencio's explorations, we were able to find a perfect layup at the Velletri station.
During the winter, as soon as the days turned darker, it was possible to paint up to two different trains. All you had to do was wait for the first train to leave and for the second to arrive. All during the late afternoon, there was no need to wait till late at night. The train stood there a good half-hour.
We went to Velletri on the train we would have painted. We were the graffiti-commuters. On the way, apart from tagging the insides everywhere, each of us chose which part of the car to paint. The division of the space on the carriage gave way to long negotiations.
I remember we had to walk around the station and climb a steep slope full of bushes, rocks, and dirt, on top of which was our train. It was always damn humid, and a sheep dog that constantly barked in the background.
Clone PAC, 1996. |
Rase PAC, 1996. |
Once finished painting we went to get some pizza or supplì to refresh ourselves and then take our train back to Rome. One time we lost the last train at 21 hours and together with Snoy and Sila we had to take the coach from Velletri to Anagnina. Another time, because of a train-driver strike, the train drove off while we were painting and had to suspend all operations. Every outing was a story unto itself. That is how, between '96 and '97, the orange trains started getting bombed.
Asme and Syla PAC, 1998. |
Mencio PAC, 1998. |
Other writers started asking us to bring them with us to paint the orange trains, but among our crew we had all agreed to not divulge where we painted those trains. It was a suggestion Trota had given us. The purpose was to maintain a monopoly on the orange trains that would have remained only ours: what ass-holes we were!
"PAC Orange Masters", 1997. |
There was a period that a famous coffee-brand, Kimbo, pasted an adhesive advert on all the carriages, over our pieces. As time passed we changed spots where we painted so as not to fuck up Velletri. They were spots that were not as good and used less regularly, like Ladispoli and Orte.
Gast ZTK bombs a Kimbo coffee advert. The red and black adhesive letters forming the name Kimbo are rearranged to spell out "THE" crew. Termini station, 1999. |
One time Gast and I went to Fara Sabina by day to try and paint a train there, but were forced to leave half-way through our pieces with an, "hey Kids! Whatta hell ya doin'!" Another time in Ciampino with Gast as well, an old lady came up on the platform and started scolding us. We just kept painting, telling the old lady that if she was not happy she could call the cops.
Unlike the subway, the orange trains never gave rise to shootings. We knew the FS company could not afford to put guards on the platforms of every station.
When Ciampino station came into the picture, the orange trains started getting painted by other writers as well.
Asme PAC.
Dome CB, 1999. |
Throwups by Nic TRV and Nue. Tags by Gast ZTK, Asme and Syla PAC, and Deb MT2. 1998. |
Dest TUW (R.I.P.). 1998. |
Faina CB, Rye, Iems QRP RZ, Yes TUW, Jame PJ, 1999. |
giovedì 15 novembre 2012
Overkill Book!
Sempre in tema di ventesimi anniversari, il nostro caro amico Inka CMD di Berlino ci informa che è imminente l'uscita del libro per i 20 anni della rivista OVERKILL!!
Speaking of twentieth anniversaries, our good friend Inka CMd from Berlin informs us that the OVERKILL book for the magazine's 20 years will be out very soon!!
enjoy the preview:
Speaking of twentieth anniversaries, our good friend Inka CMd from Berlin informs us that the OVERKILL book for the magazine's 20 years will be out very soon!!
enjoy the preview:
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