Ho
sempre avuto una particolare passione per gli interni dei vagoni
della metro, inizialmente era la mia valvola di sfogo per la
frustrazione delle levatacce mattutine per andare a scuola….Inoltre
mi piaceva vedere come dal mio tag piano piano, viaggio dopo viaggio,
anche nell'arco della stessa giornata, si affiancavano altre tags,
era una sorta di comunicazione interna tra vandali.
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Linea A, cabina del conducente. |
A volte
prendevo la metro per una stazione, taggavo, salivo sul vagone
successivo, poi ne prendevo un altra, tornavo indietro con un'altra
ancora e via così' per ore. Mi piaceva scrivere anche quando la
metro era gonfia di gente, con discrezione mi giravo, mi coprivo un
po' e scrivevo il fondo del vagone, o sulle porte. Talvolta qualcuno
mi vedeva, c'era chi mi guardava schifato, chi borbottava ma anche
chi sorrideva compiaciuto…
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Linea B |
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Imos e Tron OK, Linea A. |
Certo
beccare il vagone vuoto era una gioia, li' davo sfogo a tutto il
veleno e devastavo ogni parte della vettura, poi soddisfatto
aspettavo che qualcuno condividesse con me la scena.
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Imos N° e Beat SNK QRP, linea A. |
Mi
ricordo di un episodio particolare, avevo completamente bombato un
vagone con un lucido caricato d'inchiostro viola, era un vagone di
quelli vecchi della metro A che avevano i quattro posti a sedere di
fronte agli estremi del vagone, avevo appena finito di scrivere e le
porte si erano aperte per far salire la gente in stazione, si
avvicina sta signora impellicciata, classica faccia da cazzo snob…si
siede comodamente su uno dei quattro posti, appoggiandosi alla parete
e si becca sto bell' astratto viola, io a stento mi trattenevo dal
ridere, quindi aspetto che si alza e mi godo la scena, avrei voluto
seguirla fino a casa per vedere la faccia quando si sarebbe accorta
della bella sorpresa…
Ora sono
tornato di nuovo a viaggiare con i mezzi pubblici e di conseguenza ho
ripreso con continuità' l'attività', sono passati un po' di anni
dalla scuola, ma il fomento è lo stesso, quindi avviso tutti i
viaggiatori a fare molta attenzione a dove si appoggiano.
Imos N°
English:
I've
always had a special passion for subway insides. At first it was my
safety valve to let out my early morning frustration when going to school... Furthermore, I loved seeing how a bit at a time, journey after journey, sometimes even within the same day, other tags appeared next to mine. It was a sort of internal communication between vandals.
Sometimes I'd take a train for one station, tag the inside, get on the next car, then change trains on and on, and went on like this for hours. I liked writing my name even when the train was full of people,
I'd turn around discreetly, cover myself a bit, and write my name at
the end of the car, or on the doors. At times someone would see me and give me bad looks, other times they would just mumble something, or even smile at me complacently...
Of course, finding an empty car was
the best, that's when I would let loose all my anger and destroy every
inch of the subway car's inside. Then finally satisfied, I would wait
for someone else to share the beautiful view with.
I remember one
episode in particular, when I had completely bombed a car with a
shoe-shine filled with purple ink. It was one of those old A-line trains
that had those four seats facing each other at the far end of the car. I
had just finished writing when the doors opened at a station, and
people rushed in. This lady with the usual snobby face wearing a fur
coat sat down in one of those four seats, leaned against the wall, and
got rewarded with an abstract purple blotch... I could barely keep from laughing my ass off, so I just waited for her to get up and enjoyed the scene. I would've liked to follow her home to see her face when finally noticing the surprise...
Now I've gone back to riding public
transport, so naturally I've begun doing insides again. A few years
have gone by since the school days, but the rush is the same, so I
advise all travelers to be very careful where they lean against.
Imos N°