I campi fuori Anagnina. |
Una notte sul notturno semi-vuoto, ad un certo punto mi accorsi che un individuo ciccione e puzzolente stava masturbandosi a pochi sedili da una giovane ragazza, fissandola da vero maniaco. Urlai qualche insulto verso di lui e stò schifoso puzzolente si rimise composto. Cercai di avvertire la ragazza, una turista straniera, ma era troppo ubriaca per capire cosa le stessi dicendo.
Del tempo dopo, addormentato, sentii le porte che si aprivano e si chiudevano ed alzai la testa per capire a che fermata ero. Vidi per strada la poverina che barcollava col maniaco che la seguiva. Urlai al conducente di fermarsi ma l'autobus proseguì. Alla fermata dopo scesi correndo indietro sperando di ribeccare quella merda, ma non c'era più traccia nè di lei nè di lui!
Camminai verso il deposito, fino alla rete che avevano da poco modificato. Avevano aggiunto in cima una V col filo spinato. Ora dovevo scavalcare 3 metri da un lato, più il dislivello di 2 metri e mezzo del binario sottostante dall' altro lato. Ero diventato esperto di quella rete. La scavalcavo in pochi secondi con la busta di spray in bocca. Una volta provai a saltare da sopra alla rete fino a sotto al binario. Nell'atterraggio rimasi paralizzato dall' impatto! Quella notte scavalcai con lo zaino dietro che mi si conficcò nella schiena, rimanendo dolorante a terra.
Un'altra volta prima di entrare mi scappava da cacare. In mezzo ai campi c'è un quadrato di cemento con un tombino, e la feci lì. Una bella pozza di merda bella calda e liquida...era diarrea. Dipingere dopo aver cacato non era mai stato così rilassante!
Tornai ad Anagnina altre volte dopo quella cacata, e con mio immenso stupore si era fossilizzata sotto al sole! La mia cacca mi fece compagnia per il resto dell' estate.
Un'altra notte dopo aver dipinto, andai a riprendere lo zaino che avevo nascosto nei cespugli, e allungando il braccio per afferrarlo, nel buio vidi due occhi spalancarsi a circa un metro da me. "Mortacci tuaaa!" urlai impaurito, ma era solo un barbone che dormiva lì.
Quando sei solo devi dipingere e controllare contemporaneamente, ed avere tutti e sei i sensi sempre all' erta, il che è come avere il dono dell'ubiquità. Una notte mentre dipingevo avvertii qualcosa e abbassandomi sotto al treno vidi i piedini della guardia che veniva nella mia direzione. Presi la busta di spray e mi nascosi sotto al vagone. La guardia spuntò e risalì il treno piano piano ed io la tenevo d'occhio. Si fermò a pochi metri da dove ero nascosto. Avevo paura si accorgesse della vernice fresca e a quel punto smisi di respirare e pregai che se ne andasse. Rimase lì ciò che per me sembrò un'eternità. Era insospettita ma fortunatamente il suo sesto senso non era affinato come il mio, e miracolosamente girò i tacchi e se ne andò pian pianino così come era arrivata. Così riuscii a finire ciò per cui mi trovavo li.
English:
Alone & A-line
During August of 1999 nearly everyone went on vacation and Rome was empty. A suffocating heat made you wanna live only by night, so I often painted the A-line by myself in Anagnina. I always took the infamous 55 night bus from Termini, that ran along the whole via Tuscolana and left me outside the farmers' fields near the depot.
One night I was on a half-empty night bus, when at a certain point I noticed this really fat, smelly guy masturbating just a few seats away from this young girl, with this real maniac look on his face. I yelled a few insults at him and the sick smelly guy stopped. I tried to warn the girl, who happened to be a foreign tourist, but she was too damn drunk to understand what I was trying to tell her.
A while later, I had fallen asleep, I heard the doors open and close so I raised my head to see what stop I was at. I saw that poor young girl staggering from side to side as the maniac followed just behind her. I yelled to the driver to stop but the bus just kept on going. At the next stop I got off and ran back hoping to catch up with that motherfucker, but there was no trace of her or him!
I walked towards the depot, all the way to the fence that they had recently modified. They had added a V with barbed wire on top. To get in now you had to climb over 3 meters on one side, plus the 2 and a half meter drop on the other side. I had become an expert at climbing over that fence. It only took me a few seconds with the bag full of spraypaints in my mouth. One time I tried to jump from the top of the fence all the way down to the tracks. When I landed on my feet I nearly got paralyzed in the impact! That night I climbed over with my packpack that hammered into my back, and I lay on the ground in pain.
Another time before going in, I had to take a shit. In the fields there is this square cement slab with a manhole, and that's where I took my shit. A nice puddle of warm liquid shit...it was diarrhea. Painting after having taken a shit had never been so relaxing!
I went back to Anagnina many times after that shit, and to my surprise it had fossilized under the sun! Needless to say, my shit kept me company for the rest of the summer.
Another time, after having painted, I went to get my backpack that I had hidden in the bushes, and as I extended my arm to grab it, in the darkness I saw two eyes open wide about one meter from me. "What the fuuuuck!" I yelled in fear, but it was just a homeless dude sleeping there.
When you're alone, you have to paint and check at the same time, and have all six senses always on alert, which is like possessing the gift of ubiquity. One night as I was painting, I heard something and leaning down under the train I saw the guard's feet coming in my direction. I grabbed the bag of paint and hid under the train. The guard appeared at the end of the train and started walking up the length of the train towards me. He stopped just a few meters from where I was hiding. I was afraid he'd notice the fresh paint so I stopped breathing and prayed for him to leave. He stood there what seemed like eternity to me. He suspected something was wrong but luckily his sixth sense was not as refined as mine was, and suddenly turned around and slowly left just as he had arrived. So I was able to finish what I was there for.
1 commento:
grande
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