Wholecar di Des, Kare (R.I.P.) e Ver NSA sulla linea B dipinto nel 2004. Nel 2008 il Ver gira coperto già da un paio di strati almeno, l'ultimo dei quali è Herz NSA CLSK di Milano in visita a Roma. Nel 2012 Des e Kare girano ancora intoccati sebbene gravemente invecchiati. Dove una volta c'era il Ver, ora c'è un pannello Wash e fra i finestrini dei throwup "S" di Stan.
sabato 23 marzo 2013
domenica 17 marzo 2013
martedì 12 marzo 2013
sabato 9 marzo 2013
BAZER (Nico TRV)
Un convoglio della Lido in arrivo alla stazione-capolinea di Cristoforo Colombo visto dalla pineta, 1996. |
Anno 2000, dopo aver camminato silenziosamente in fila lungo uno dei soliti mille sentieri della Pineta, arriviamo oltre la rete dove guardandoci ci vediamo cambiati: lui non ha piu' lo zaino sulle spalle e ha coperto la canottiera da basket giallo-viola con una camicia verde a mezze maniche; io tolto il cappello, grondo sudore dalla testa come se ci fossero 40 gradi. Un cenno con gli occhi dice che entrambi pensiamo la stessa cosa: "Voleva fare un wholecar di 5 lettere: B-a-z-e-r. Anche questa volta e' venuto da solo. Lo ha riempito tutto. Argento. Poi non c'e' stato piu' tempo... e' scappato. Lo avranno visto? Noi no."
Diciamo solo: "Bello il fondo argento!"
Intanto penso al mistero che avvolge questo nome sin dai tempi del Ponte Nomentano, nei primi anni '90. Baze dipinge sempre da solo, ne' con un local writer, ne' un cugino o una ragazza a cui fare una dedica, e al massimo accanto al pezzo che probabilmente sara' nero-argento, leggo due nomi di writers che da queste parti non dicono molto, cosi' come mi e' sconosciuta la crew che non viene da nessuna delle scene che conosco. Dipinge come un Tedesco, gli piace Chintz e su questo stile si e' fermato per molto tempo, se fosse Tedesco proverebbe a seguire una delle mille correnti immediatamente successive che si sono sviluppate, almeno per dire di conoscere le novita', tipo Fume&MSN, Inka&Rew, Milk&10th, etc etc.
Fume MSN sul Lido, 1994. |
Inka CMD sul Lido, 1999. |
Bas ETC TRV (Nico) e Sento TFP (10th) da New York su un treno FS, 1995. |
Se fosse Tedesco avrebbe preso la via del 3D come molti e invece neanche questo lo tange. Deve venire da un posto dove non arrivano le novita', ma dove ci sono le vernici e i tappi tedeschi che ogni volta si porta, e che' qui non si trovano. Per lui Roma e' una enorme opportunita' per divertirsi, perchè con il passare degli ormai 10 anni esplora tutti i posti che ci sono e lavora a tempo pieno.
Fezk di Bazer, linea Lido, 2000. |
Oltre
il piacevole effetto novita' e tutto il resto, che ogni volta mi da' vedere i
suoi tag, la sua scelta estetica nei lavori piu' grandi non mi convince, si
sofferma su aspetti che per me sono secondari, troppo spesso per connettere le
grazie delle stecche usa linee noiose, si concentra su un dettaglio e perde di
vista la dinamica del pezzo quindi usa forme prevedibili con bozze che variano
di poco tra loro e non gli rimane che adagiarsi sulla qualita' dei materiali.
Si accontenta dell' effetto smaltato e lucido che prende il suo pezzo e lo accentua
come a dire: "se risalta e si stacca dal muro come un adesivo allora e'
leggibile". Io direi: "Appariscente, piu' che leggibile".
La
leggibilita' e' un risultato possibile, in un sistema dove l' appariscenza e'
una variabile. A me le cose appariscenti interessano con tutto il loro effetto
sorpresa e nella guerra dei tag e' una questione fondamentale. Meglio un tag
brutto ma appariscente, che un tag stiloso ma trasparente. Anche se il tag
migliore rimane quello con una storia.
Tag di Gast ZTK, Bazer e Unek TKS. Scala di accesso alla stazione della linea Lido di Tor di Valle, 2000. |
Baze
è un writer che lascia delle scie di tag notevoli. Roma e' disseminata di questi
suoi percorsi notturni fatti in solitaria, il piu' recente e' spuntato da
quando ha capito come si dipinge la metro, tra Laurentina e Magliana.
Ma
soprattutto sono pochi gli isolati che si salvano tra Salaria e Nomentana, dal
Centro al Tufello. E' proprio al termine di una di queste scie che agli inizi degli anni '90
avviene il nostro incontro. Non poteva che accadere nel suo posto preferito, il
primo in cui va in cerca di novita' quando arriva a Roma, il Nomentano Hall of
Fame.
"CRIMINA-L-MENTE" pezzo di Aser (Nico). Hall of Fame Nomentano, primi '90. |
Murata di IoIce aka Napal KIDZ. Hall of Fame Nomentano, primi '90. |
Il
tutto si svolge in un minuto, giusto il tempo di fargli pronunciare il suo nome
e non trovo altro per dirgli la mia teoria sulla leggibilita' ne' che lo
rispetto per la mentalita' e tutto il resto. Mentre io cerco di capire se si
sente spaesato, sotto quei pilastri di cemento lungo la ferrovia o se sia
spaventato dal mio look non accessoriato di zaino, fotocamera e altro come il
suo, lui e' intento solo a tornare a casa ed
e' reticente a parlare, perche' si e' ferito il piede destro. Rifiuta il
mio aiuto e giusto prima di darmi le spalle e andare via, claudicante per una
direzione improbabile attraverso un sentiero tra baracche, canneti e campi
abbandonati, di cui uno di calcio, aggiunge di essere Ungherese e che il buco al centro della pianta del piede se l' è rifilato con una
di quelle trappole che nei cantieri si deve sempre temere, il chiodo nella
tavoletta.
Questa storia me la tengo per me, ora con il mio socio abbiamo altro da dirci, per la maggior parte lo facciamo senza parlare, usiamo gesti e in mezzo ci mettiamo poche esclamazioni tipo: "daje!", "shhh!", "oh!", "damose!"
Questa storia me la tengo per me, ora con il mio socio abbiamo altro da dirci, per la maggior parte lo facciamo senza parlare, usiamo gesti e in mezzo ci mettiamo poche esclamazioni tipo: "daje!", "shhh!", "oh!", "damose!"
Anche
lungo la rete che avevamo da poco scavalcato, inseguiti dallo sceriffo che urlava manco
avesse segnato il capitano, c'erano di quelle trappole chiodate... noi le abbiamo evitate,
lui avra' fatto lo stesso?
Nico TRV
English:
The year 2000, after having silently walked in a line along one of the hundreds of paths through the pine-forest, we finally got to the fence where, looking at each other, we saw each other changed: he had taken his back-back off his shoulders, and was wearing a green short-sleeve shirt over his yellow and purple jersey; I had taken my cap off, and sweat was dripping down my forehead as if there were a 40°C temperature. The looks on our faces told we were thinking the same thing: "He wanted to do a 5-letter SILVER wholecar. He must have had very little time... he ran away. Was he seen? We certainly didn't see him.
All we say is: "Nice silver background!"
In the meantime I start thinking of the mystery surrounding this name since the days of the Nomentano hall of fame. Baze always paints by himself, not with local writers, and the only dedications next to his often silver and black pieces are the names of writers unknown to me, as well as his crew which also comes from no place I know of. He paints like a German, he likes Chintz and has stopped on this style for a long time. If he was German he would certainly try and follow some of the myriad styles that have developed, at least to say that he follows novelties, like Fume&MSN, Inka&Rew, Milk&10th, for example.
Nico TRV
Vagone Nico TRV e Jon ZTK dipinto a più riprese tra la mattina e la notte, sullo sfondo argento di un wholecar di Bazer non finito. Linea Lido, 2000. |
English:
Lido train approaching Cristoforo Colombo end-station as seen from the pineforest, 1996. |
The year 2000, after having silently walked in a line along one of the hundreds of paths through the pine-forest, we finally got to the fence where, looking at each other, we saw each other changed: he had taken his back-back off his shoulders, and was wearing a green short-sleeve shirt over his yellow and purple jersey; I had taken my cap off, and sweat was dripping down my forehead as if there were a 40°C temperature. The looks on our faces told we were thinking the same thing: "He wanted to do a 5-letter SILVER wholecar. He must have had very little time... he ran away. Was he seen? We certainly didn't see him.
All we say is: "Nice silver background!"
In the meantime I start thinking of the mystery surrounding this name since the days of the Nomentano hall of fame. Baze always paints by himself, not with local writers, and the only dedications next to his often silver and black pieces are the names of writers unknown to me, as well as his crew which also comes from no place I know of. He paints like a German, he likes Chintz and has stopped on this style for a long time. If he was German he would certainly try and follow some of the myriad styles that have developed, at least to say that he follows novelties, like Fume&MSN, Inka&Rew, Milk&10th, for example.
Fume MSN on the Lido line, 1994. |
Bas ETC TRV (Nico) and Sento TFP (10th) from New York on an F.S. train, 1995. |
If he was German he would've taken the 3D road as many have done, but this doesn't influence him either. He must come from a place where novel things don't get to, but where they do have German paints and caps we don't have that he brings with him every time he comes here. For him, Rome must be a great opportunity to have fun. Over the past 10 years he has explored all the places there are and works full-time.
Fezk piece by Bazer. Lido line, 2000. |
Apart from the surprise effect from seeing his tags, his aesthetic choices in his larger works don't convince me. He focuses on details that I consider secondary. He often uses boring lines in his connections and concentrates on details, losing sight of the piece's overall dynamism. He uses predictable shapes and sketches that change very little each time, so he relies on the quality of his materials. He is satisfied with, and emphasizes the shiny effect of his piece as if to say: "if it stands out like a sticker then it's legible." I would say: "Flashy, more than legible".
Readability is a possible result in a system where standing out is a variable. I'm interested in flashy things that have a surprise effect, and in the war of tags it is of fundamental importance. An ugly tag that is visible is better than a stylish one that is transparent. Even though the best tag is that which has a history.
Gast ZTK, Bazer and Unek TKS on the steps leading up to the Tor di Valle station. Lido Line, 2000. |
Baze is a writer that leaves a considerable trail of tags everywhere he goes. Rome is disseminated with these solitary nocturnal forays. The most recent one showed up after he discovered how to paint the metro, between Laurentina and Magliana.
Baze PNC at Magliana station. Lido Line, 1995. |
But above
all, very few are the blocks that he has spared from the Salaria to
the Nomentana, and from the center to the Tufello neighborhood.
It is exactly at the end of one of these trails that our encounter takes
place at the beginning of the 90's. And it couldn't but happen in his
favorite place, the first place he goes looking for novelties every time he comes to Rome: the Nomentano Hall of Fame.
"CRIMINA-L-MENTE" piece by Aser (Nico). Early 90's, Nomentano Hall of Fame. |
Wall by IoIce (Napal KIDZ). Nomentano Hall of Fame, early 90's. |
It all takes place in a minute, just the time for him tell me his name and I can't find the words to tell him anything other than my theory on legibility, that I don't respect him for his mentality, and so on. I try to figure out whether he feels disoriented, under the cement pillars along the railway, or if he is just alarmed by my look, without a backpack and camera like he
has. He is intent on going home and is reluctant to talk because he
hurt his right foot. He refuses any help on my part, and just before
turning around to leave, he tells me he is Hungarian and that he
punctured his foot with one of those booby-traps you must always watch
out for in construction sites: wooden boards with nails sticking out.
I keep this story to myself, now with my partner we have other things to say, and for the most part we do so without speaking. We use sign language and a couple exclamations like: "c'mon!", "shhh!", "oh!", "run!"
Along the fence we had just climbed over as well, chased by the sheriff yelling as if the team captain had just scored a goal, there were more of those same traps... we avoided them, did he do the same?
Nico TRV
End to end by Nico TRV and Jon ZTK painted in various rounds. Lido line, 2000. |
lunedì 4 marzo 2013
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