L'immagine di questi treni si perde
nella nebbia dei miei ricordi d'infanzia.
A Piazza dei Mirti ci arrivava il tram e c'era ancora il S.E.R.T. di Amore Tossico al capolinea degli
autobus, che erano ancora verdi.
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Un bus verde della linea 710 fermo al capolinea di Piazza Venezia. |
Roma negli anni '80 era un'altra città.
La ricordo cupa, sporca e degradata, ma c'erano un quarto delle macchine in
giro.
Intorno al deposito sotto casa non
c'era manco la rete.
Quando pioveva, l'odore dei treni si
propagava in tutte le vie del circondario.
Lo ricordo da che ero piccolo, l'odore
della yard, ma da bambino non immaginavo quanto mi
sarebbe rimasto addosso.
La prima infanzia fu sprazzi di sole e
tristezza.
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10 Novembre 1989, il mondo festeggia la caduta del Muro di Berlino e del regime Comunista nella Europa dell' Est. |
Gli anni '90 arrivarono con una certa
aria di cambiamento, il mondo usciva dalla Guerra Fredda, Roma
usciva dagli anni '80, dalle bombe e dall'eroina.
Era tutto fresco, c'era un certo
slancio verso il cambiamento e mediamente si credeva che tutto
sarebbe cambiato in meglio. Io già alle medie avevo il vago
sentore di inculata, ma pensavo a divertirmi, per quanto ci riuscissi.
In fondo non mi riconoscevo in nulla di quello che vedevo fare o
credere gli altri; in bisca erano botte; a pallone ero nà pippa, le
ragazzine non mi volevano, le prime canne me le sono fatte a 17 anni.
I miei pomeriggi in strada erano con 4 amici e lo skate. L'unico
passatempo che ricordava il senso di libertà.
Le prime foto di pezzi le avevo viste
già alle elementari in tv, o su fanze di skateboard, e sulla
Casilina leggevo qua e la da qualche anno Duster, Crok, Scatto,
FCP, Krimz, Seep, Bingo e basta, perche i writers in tutta Roma
saranno stati una cinquantina!
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Krimz FCP (Cina TRV), Linea Casilina, 1994. |
Capivo dalle scritte che lì dietro
c'era un mondo ma non riuscivo a capirne i meccanismi, non conoscendo
nessuno.
Arrivai al liceo artistico di Ripetta
nel '94, che all'epoca era pieno di writers. In realtà c'erano
gli SHM, qualche TRV, e qualche cane sciolto piu o meno attivo nel
nascente movimento. Tanto bastò comunque per iniziare a schiarirmi
le idee, e a fare i primi sketch e tag sul foglio.
E anche tanti altri in quegli anni
iniziavano a schiarirsi le idee e a fare i primi tag, e su tutte le
linee si iniziava a muovere qualcosa.
Dopo un'anno arrivò la sveglia.
Girando sulla solita Casilina vidi i pezzi della Convention di Tor bella Monaca, "Quartieri".
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Adam MT2
(Stand TRV), Rusty ADM (Bologna), Flycat PWD (Milano), Aser (Nico TRV),
Hestro (Sugo TRV), Koma TRV, Lee Fabulous 5 (NYC), Crok (Yess TUW),
Drais (Fonzie ZKM), Shyre (Trota THE), Zac, Dop BZB, Chico (NYC), Ses
(USA). Tor Bella Monaca, 1995. |
Ricordo la sensazione netta, profonda e
fisica che stesse avvenendo qualcosa di importante.
Sul treno del casilino iniziavano a
spuntare throw up di Bonze, 23 rec, Koma, Clint, e poi i mega
pezzi Yess TUW
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Throwup KO di Koma TRV, e sul vagone dopo Seme e Yess TUW. Deposito di Centocelle, 1997. |
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Manero 23 REC (Kemh) dipinto nel 2001, e sul vagone successivo Yess TUW dipinto nel 1997, escono dalla stazione di Graniti nel 2005. Linea Casilina. |
Cambio scuola; TNT Crew, comitiva al centro sociale occupato EX SNIA Viscosa, e lì iniziano i giochi.
I primi anni di writing furono di
street bombing a rotta de collo, pezzoni per strada, all'ora di cena
senza palo, notti in giro a lasciare tag e throw up. Casilina, Tuscolana, Prenestina, e Tiburtina erano le aree favorite in quegli
anni. E poi in yard di giorno: Tuscolano, Paninaro e Anagnina e
raramente Nuovo Salario. Base alla Snia, obiettivo Roma.
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Puppet di Heko ETC (Pane TRV) e Cromo MT2 (Stand TRV) alla ex SNIA Viscosa, 1993. |
Diventammo una famiglia giocando nella
città e imparando a gestire l'adrenalina, cercando situazioni sempre
più rischiose, imparando a pararci il culo a vicenda, nella fuga o
nella bevuta.
A sapere dove guardare e quando,
divenire totalmente presenti e coscienti, essere Uno con la città
che si muove. Affinare l'intuito, muoversi, e riuscire quasi sempre
a salvarsi dall' arresto.
Quando scrivevo ero piu vicino al
centro di me stesso.
Tutti noi stavamo insieme e facevamo
questo perche così potevamo essere profondamente noi stessi, nel segno, nell'identità,
nel nome, nella sfida.
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Kiv sulla vettura 106 della linea Casilina, 2000. |
Dipingere era un mezzo, lo scopo era la
libertà. Cambiare la realtà con le mani e la volontà.
E ritrovare di volta in volta
l'armonia al Centro di Sè stessi...
A un certo punto non era più un
gioco!
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Un wholecar Kiv TNT e Gis NSA, esce dal deposito di Laurentina. Metro B, 2001. |
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Particolare del vagone qui sopra. |
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Kivs TNT sulla Metro A. Stazione Cipro, 2001. |
Iniziammo a dipingere su tutte le
linee, con particolare attenzione alla zona nostra, e i graffiti
presero completamente la mia vita per qualche anno. Era come una
dipendenza, se non dipingevo da un tot non dormivo, se dormivo
sognavo i treni.
Eravamo entrati in un “quadro”
del videogioco in cui non c'era più niente che non fosse possibile.
Aumentavano i rischi ma aumentava anche il livello di coscienza del
sistema.
Era sempre più facile spaccare e
sempre piu difficile essere presi! Potevi essere ovunque, e conoscere
ogni anfratto sopra o sottoterra. Avvenivano incontri strani,
guardie che ci seguivano sotto scuola, fughe assolutamente
inspiegabili e mille altre storie...
L'intuito cresceva, diventava sesto
senso e cresceva la sensazione che una mano invisibile guidasse
ogni gesto.
La Rivelazione arrivò puntuale, una
notte, fra i treni di Centocelle.
Finito il pezzo mi fermai per un
attimo dentro, fra i trash-train, a studiarmi le mosse della guardia e
godermi il panorama. C'era la luna piena, il cielo stellato, e solo un
faro in tutto il deposito.
Dall'alto della yard, si vedevano
macchine sfrecciare tra la Casilina e Viale Palmiro Togliatti, anonime e
senza direzione.
Io ero li che mi riguardavo il pezzo e
non riuscivo a smettere di guardare, mi appagava piu del solito senza
un perchè.
Alzando lo sguardo distrattamente vidi, oltre la rete, le finestre dell' appartamento in cui ero nato. Non ci
vivevo piu da 15 anni ma mi sentii a casa. Tra quei trenini antichi, cadenti e malinconici come gli odori della mia infanzia. Mi rividi
ragazzino li dietro quella finestra e ricordai in un momento tutte le
volte che avevo visto quelle carrozze da lassù, quando ancora non
c'era la rete.
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Pim ZTK e Yess TUW nel deposito di Centocelle, 1999. |
Riguardai il mio nome sul treno, era
come se fosse scritto li da sempre... Era destino e verità!
Rimasi li un tempo indefinito, certo
di essere al sicuro. Ero al posto giusto, al centro del mondo!
KIV TNT
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DEStino VERità, dipinto da Des e Ver NSA, fermo nel deposito di Magliana. Linea Lido, 2005 |
English:
The old messed-up trains that have been running up and down the Casilina since the 1950's, exude the life and memories of Rome's suburbs. There is no line in the city that is as heavily laden down with stories, characters out of a third-rate comedy, derelicts, and tragicomic scenes. These trains run right down the middle of this ancient road, right under everyone's eyes.
The energy of graffiti can only be perceived by seeing these trains passing by, living the suburbs and the people that ride them every day, smelling their odour and absorbing the life they express. Graffiti must express Truth. Style comes later.
Why this is, is not a rational explanation. The essence is in the streets, lives in the city, and gets consumed and dies there; because it is the art of life!
A documentary by Tommaso Valente
DoP Beppe Gallo and Pina Mastropietro
Editor Eleonora Marino
Sound Angelo Bonanni
Soundtrack Eugenio Valente
Dv cam - 30' - ITA 2005
I peeked out into the world in the winter of 1980, on the second floor of a building in the Centocelle neighborhood.
Thirty meters from the Casilina line yard.
My recollection of these trains is easily lost among the foggy memories of my childhood days.
The tram used to go all the way to Piazza dei Mirti, and the S.E.R.T. (rehab for junkies) featured in the film "Amore Tossico" ("Junkie Love") was still there, right in front of the bus terminal, and the buses were still green back then.
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Green bus from the 710 line sitting in Piazza Venezia. |
Rome in the 80's was a completely different city. I remember it being gloomy, dirty, and run-down, but there were just a fraction of the cars on the streets.
The train depot didn't even have a fence around it back then.
When it rained, the smell of the trains would pervade the whole neighborhood.
I can remember the smell of the yard ever since I was a little kid, but back then I had no idea of the importance it would have acquired later on.
My childhood was a hustle and bustle of happiness and sadness.
The 90's came around with a certain atmosphere of change, the world was just coming out of the Cold War, and Rome was just coming out of the 80's, the bombs, and heroin.
Everything was fresh, there was a certain momentum for change, and in general it was believed that things would actually change for the better. Already in middle school, I had this vague feeling that shit was just gonna stay the way it was, but all I thought about was having fun as much as possible. I basically didn't identify with anything that others around me did or believed in; at the arcade room I was bullied, I sucked at soccer, girls didn't want me, and I smoked my first joint when I was 17. I'd share my afternoons on the street with my 4 friends and my skateboard, which was the only past-time that embodied a real sense of freedom.
I saw the first photos of graffiti on TV, or on skate-zines when I was in elementary school. I had been reading some names for quite some time now, here and there on the Casilina: Duster, Crok, Scatto, FCP, Krimz, Seep, Bingo, and that's pretty much it, because there probably were at most 50 writers in the whole city!
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Krimz FCP (Cina TRV) on the Casilina line, 1994. |
From looking at these names I figured out that there was a whole world revolving around them, but I couldn't figure out the real deal since I didn't know anybody who wrote.
I started going to the Ripetta Art School in 1994, which at the time was full of writers. The SHM crew, a couple TRV's as well, and some other dudes that were more or less active in the growing movement. This was enough to clear my mind, and I started doing my first tags. Slowly, things started picking up momentum on all the lines.
After a year or so, I got a wake-up call. Travelling down the Casilina I saw the walls painted in Tor Bella Monaca at the "Quartieri" Jam.
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Adam MT2 (Stand
TRV), Rusty ADM (Bologna), Flycat PWD (Milano), Aser (Nico TRV), Hestro
(Sugo TRV), Koma TRV, Lee Fabulous 5 (NYC), Crok (Yess TUW), Drais
(Fonzie ZKM), Shyre (Trota THE), Zac, Dop BZB, Chico (NYC), Ses (USA).
Tor Bella Monaca, 1995. |
I remember that deep, distinct, physical feeling that something big was going on. I started seeing throwups running on the Casilina trains by Bonze, 23 Rec, Koma, Clint, and also Yess TUW's awesome pieces.